lunedì 16 maggio 2016

Un po' di storia

Gli Skinhead nascono negli anni 60, in Inghilterra; sono una derivazione dei Mods e dei Rude e nascono come movimento apolitico e non gerarchizzato. Ascoltano musica giamaicana (come i Rude) e vestono con un look ben preciso (come i Mods): stivali anfibi, Polo Fred Perry e testa rasata.
Sono la classe proletaria, i lavoratori delle fabbriche, che vanno in giro in Lambretta o in Vespa ma non hanno una chiara identità politica, perseguendo solamente una generale opposizione all'oppressione della classe dirigente.

Gli Skinhead sono ribelli, sono liberi e sono contestatori; vivono in strada, spesso nel ghetto, conoscono quella realtà e di quella si occupano e si preoccupano; sono lavoratori che pensano ai diritti della loro classe, non si interessano di politica e non vanno a votare. Fanno lavori umili per di sbarcare il lunario ma non si vergognano delle loro origini, anzi le ostentano portando anche nella vita di tutti i giorni la divisa da lavoro (gli anfibi ed i capelli corti che venivano rasati per questioni igeniche). E non tutti sanno che essendo i primi Skins di derivazione Rude, erano anche neri.
Come nella migliore tradizione proletaria inglese, sono orgogliosi ed incazzati ma non necessariamente criminali: sono fieri di essere proletari e fieri di essere operai.

La politica nel movimento Skin entra di forza attorno alla fine degli anni 70 col nascere del movimento punk: gli Skinhead, che prima ascoltavano Ska e Reggae fanno propria la musica Punk, la contestazione, fanno entrare l'Anarchia nelle loro vite come ideologia, come ideale. Di derivazione Punk è appunto lo Street Punk, il genere musicale che viene ascoltato dagli Skin del '77: è musica incazzata e veloce fatta di riff semplici che a volte sfociano nell'Hard-core. E' uno stile grezzo, di strada appunto. Gli Skin fanno proprio le idee del movimento Punk di contestazione e le trasferiscono nel loro habitat di sempre: la strada.
Gli Skins si amalgamano così bene con i Punks che spesso i due movimenti si fondono assieme: Skin & Punk è il motto che viene fuori da molti gruppi non solo musicali, a cavallo tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80. Al fianco dello Street si sviluppa un nuovo sottogenere del Punk detto Oi!, che rappresenta la fusione fra Punk e Skin: è musica rozza e popolare, di chiara derivazione Punk (che già di per se è semplice ed immediata), con cori da stadio nei ritornelli, e riff di chitarra molto semplici.

Come il Punk anche il movimento Skin varca i confini inglesi e si sviluppa durante gli anni 80 in Europa e nel mondo.
In Germania gli Skins sviluppano, al fianco del movimento Street ed Oi!, una nuova branca che, a parte l'abbigliamento, condivide molto poco con i colleghi britannici: sulla strada non si impara più la sopravvivenza, ma si promuovono idee illiberali e filo-naziste. Gli Skin tedeschi iniziano ad abbracciare la sottocultura nazista, portandola sulla strada e negli stadi.
Contemporaneamente, in Inghilterra, movimenti politici di estrema destra iniziano ad interessarsi ai giovani, promuovendo le loro idee anche sulla strada: nascono così gli Skin88, che fanno proprie le idee di supremazia della razza bianca e dell'antisemitismo, richiamando idee naziste.

In Italia il movimento Skin si sviluppa in maniera genuina per tutti gli anni 80, con il diffondersi della musica Punk. Il movimento segue pressapoco la strada tracciata dai colleghi Inglesi e per tutti gli anni 80, gli Skins sono amalgamati con i Punks e ben pochi sono gli Skin di derivazione filo-nazista.
Verso la fine degli anni 80 gli Skin italiani abbracciano una nuova passione, ovvero il calcio: il movimento Skinhead viene confuso dai media e dalla stampa italica con gli Ultras (che di Skin, a parte la testa rasata non hanno nulla) e diventa sinonimo di fascismo e del più bieco tifo da stadio. Lo Skin88 sbarca anche nella penisola e nascono i Naziskin anche in Italia; si contraddistinguono dai normali Skin per l'uso della mimetica (capo sconosciuto fino ad ora) e per la rasatura "a pelle" dei capelli.
I media ovviamente non si interessano delle distinzioni fra quelli che sono due gruppi che, a parte la testa rasata, non hanno punti di contatto e stigmatizzano tutto il movimento Skin, mettendo tutto in un unico calderone e facendo una gran confusione. Gli Skin diventano per tutti Naziskin, violenti, razzisti e xenofobi, che occupano le pagine dei giornali con le loro imprese negli stadi.

Il movimento degli Skin88 è forte e continua a diffondersi in tutta Europa dalla fine degli anni '80 e per tutti gli anni '90, sbarcando anche negli Stati Uniti dove è tuttora una potente organizzazione ben strutturata e gerarchizzata.
Questa progressiva espansione del fenomeno Nazi in America, preoccupa molto quelli che hanno abbracciato lo stile di vita Skin partendo dal movimento Inglese. Quasi contemporaneamente lo sbarco dei Naziskin in America infatti, proprio per contrastarne la diffusione, all'inizio degli anni '90 a New York nasce lo SHARP (Skin Head Against Racial Prejudice): è una organizzazione che trae ispirazione dagli Skinhead originali inglesi degli anni 60, che riunisce gli Skinhead di ogni colore con idee dichiaratamente antirazziste e non schierati politicamente; un ritorno alle origini insomma.
In America lo SHARP è distante da qualsiasi ideologia sia di destra che di sinistra, accogliendo fra le proprie fila coloro che sono dichiaratamente antirazzisti.

In Europa il movimento SHARP trova invece terreno fertile fra i movimenti di sinistra e da una sua costola nasce il RASH (Red and Anarchist Skin Head); il RASH incarna gli ideali comunisti ed anarchici, facendo propria l'idea dell'emancipazione socio-economica del proletario; Comunismo ed Anarchia vengono quindi considerate le uniche ideologie della classe operaia. Il RASH fa dei principi dell'antifascismo, dell'antirazzismo e dell'anticapitalismo le sue bandiere ed i suoi militanti dichiarano di credere nei principi di solidarietà, uguaglianza e libertà che sono anche il significato delle tre frecce presenti nel simbolo dell'organizzazione.

Al contrario degli Skin88, SHARP e RASH sono dei gruppi non strutturati che non fanno da "braccio armato" o da milizia a nessun partito politico. I due Network non hanno alcun rapporto con la partitocrazia parlamentare, sebbene alcuni singoli membri militino sia nella Rash che in partiti di estrema sinistra.

Perché vi ho raccontato tutto questo?
Per fare chiarezza.
Da qualche tempo frange di Skin88 stanno proliferando in Italia, supportate da un governo che promuove l'illegalità e l'odio razziale.
Però c'è da mettere i puntini sulle i: come avete letto i Naziskin non sono altro che una scopiazzatura mal riuscita del movimento originale degli Skinhead, che nulla aveva (o ha) a che fare con il nazismo e la supremazia ariana, essendo infatti un movimento apolitico e composto anche da persone di colore.
Tutta la storia del simbolismo Nazista è purtroppo costellata di furti ideologici: partendo dalla croce celtica fino ad  arrivare alle teste rasate; e non mi stupisce perché i nazisti non hanno mai fatto altro nella loro storia se non copiare le cose pensate da altri, stravolgendone il significato.
Ed è sentendo ciò che dicono i giornali e la stampa disinformata che mi sono sentito in dovere di fare questa lunga precisazione sugli Skinhead.
Forse a ben pochi interesserà questo bel popò di informazioni che ho scritto, ma va bene comunque così.

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