domenica 16 ottobre 2016

Una volta ho catturato il vento. Ci sono riuscito, davvero. L'ho catturato. Era mio. Lo sentivo fra le dita, libero e selvaggio. E' stata una gioia incredibile riuscire a tenere il vento fra le mani, sentire tutte le sfumature del suo calore, della sua forza, del suo essere imprendibile.
Ma il vento non si può catturare. Hai solo l'impressione di averlo con te, quando invece continua a sfuggirti ed è questo che mi è successo: mi è sfuggito. L'avevo preso o almeno credevo di averlo fatto ed invece eccolo li, sempre libero e selvaggio, che m'è danzato davanti e poi è scappato via, come sempre. Perchè il vento non lo puoi contenere, puoi solo avere la sensazione di averlo preso; magari ne senti il calore fra le dita, la sensazione di benessere fra i polpastrelli ma poi scappa sempre via verso altri lidi, altri orizzonti. Il vento è libero, è selvaggio; forse può fermarsi da te per un pò ma poi se ne andrà nuovamente, perchè è quella la sua natura. E' fatto così, il vento, non lo puoi mica contenere o imprigionare o tenere con te. Forse puoi avere la sensazione di averlo fra le mani, ma non è così, perchè per sua stessa natura il vento rifugge dalle prigioni e vuole essere sempre libero e selvaggio.
E' imprendibile, imperscrutabile nella sua caoticità.

Perchè è semplicemente il vento. E per quanto tu possa combattere per averlo con te, esso non sarà mai tuo; perchè lui è così, sfuggevole.

E' che per un po' mi sono illuso di avere catturato il vento, ma in realtà era il vento che aveva catturato me.

Nessun commento:

Posta un commento